Skip to content

Latest commit

 

History

History
468 lines (280 loc) · 27 KB

File metadata and controls

468 lines (280 loc) · 27 KB

Installazione dell'applicativo "Nuovo Opac di Polo SBN" in ambiente Linux

License: CC BY 4.0

Indice

  1. Premessa
  2. Predisposizione dell'ambiente per OPAC2
  3. Creazione del database Postgres opacDB
  4. Caricamento dei core di Solr
  5. Importazione dei dati delle biblioteche
  6. Definizione e impostazione delle politiche di backup

1. Premessa

Obiettivo del presente documento è descrivere le operazioni da eseguire per l'installazione dell'applicazione Nuovo Opac di Polo SBN (da qui per brevità OPAC2) e la sua configurazione.

I prodotti da installare e le shell di configurazione sono contenuti nel kit di installazione, cioè il file pacchetto_installazione_{versione di rilascio}.zip che verrà descritto in dettaglio in seguito.

1.1 Sistema Linux - Ambiente e configurazione di base

L'applicativo OPAC2 prevede che il server sia equipaggiato con il Sistema Operativo Linux RedHat 7.X Enterprise Edition. La licenza di registrazione, pur non essendo di per sé necessaria, è però consigliabile in quanto permette di effettuare in maniera veloce l'eventuale installazione di pacchetti software aggiuntivi direttamente da internet. In alternativa si suggeriscono le distribuzioni Scientific Linux SL 7.X o CENTOS 7.x le quali, pur avendo le stesse caratteristiche della RedHat, non necessitano di licenza per l'aggiornamento via internet del sistema operativo e di eventuali pacchetti software aggiuntivi.

Si raccomanda di scegliere la lingua inglese per il processo di configurazione ed esecuzione dell'installazione del sistema operativo.

Vediamo in dettaglio i principali prerequisiti per una corretta ed efficiente configurazione di base del sistema.

Il Sistema Operativo (da qui SO) dovrebbe essere installato con le seguenti caratteristiche:

  • indirizzamento 64 bit (scegliere quindi una immagine d'installazione di architettura x86_64 o similare), se le caratteristiche del server fisico o virtuale lo consentono;
  • installazione in lingua italiana con tastiera italiana;
  • installazione il più possibile completa dei pacchetti software (tipologia d'installazione consigliata: Server with GUI), selezionando poi gli ulteriori pacchetti che possono interessare (per es. PostgreSQL Database Server);
  • partizionamento manuale del disco di SO (Manual partitioning) di tipo LVM (Logical Volume Manager), per consentire una migliore e più efficace gestione dello spazio disco anche successivamente all'installazione (si veda sotto);
  • impostazione dell'hostname, meglio se con un nome legato alla funzionalità del server (ad esempio Opac-codpolo o qualcosa di simile).
  • Kdump disabilitato;
  • Security Policy impostata a off (N.B. successivamente al primo boot del SO appena installato, si raccomanda di disabilitare selinux )

Nel caso di un server fisico con dotazione dischi standard (di solito due dischi di dimensioni ridotte per il Sistema Operativo, e due dischi di grandi dimensioni per l'applicativo e i dati), si raccomanda di definire lo spazio disco nel seguente modo:

  • la partizione di sistema, in RAID1, deve avere una dimensione di almeno 50 GByte;
  • la partizione dedicata ai dati, in RAID1, deve avere una dimensione di almeno 100 GByte.

Nel caso di un server virtuale vengono meno le considerazioni sulla dotazione e configurazione dei dischi fisici mentre restano valide quelle sulle dimensioni suggerite.

Nella partizione di sistema devono essere definiti i seguenti file system con i dimensionamenti consigliati:

Partizione Dimensione
/ (radice) 2 Gbyte
/usr 5 Gbyte
/usr/local 5 Gbyte
/home 5 Gbyte
/var 10 Gbyte
/tmp 1 Gbyte
/opt 5 Gbyte

Nella partizione dei dati (che si può creare con LVM successivamente all'installazione del SO), devono essere definiti i seguenti file system con i dimensionamenti consigliati:

Partizione Dimensione
/backup 20 Gbyte
/tomcat 40 Gbyte

Nota: i dimensionamenti sopra riportati vanno considerati come minimali in fase di partenza, tenendo conto che lo strumento LVM consente di modificarli dinamicamente e in qualsiasi momento a seconda delle esigenze riscontrate.

1.2 Prerequisiti software del server

Il server Linux che deve ospitare l'applicazione richiede una serie di prerequisiti software sintetizzati nella tabella seguente.

Applicativo Versione
Apache Tomcat 8.0.x
Java 8 1.8.0_x
RDBMS PostgreSQL 9.x
Apache Solr DB 6.x
Prodotto AWSTATS

Per poter utilizzare la shell di predisposizione dell'ambiente presente nel kit di installazione le seguenti directory devono essere sotto /tomcat (utente proprietario tomcat)

directory descrizione
apache-tomcat-8.0.x il nome esatto dipende dalla versione adottata
solr-6.x il nome esatto dipende dalla versione adottata

Altri prerequisiti tecnici

Per poter poi effettivamente utilizzare le API è necessario avere ottenuto da Google le credenziali per l'accesso.

  • Apertura del firewall verso il DNS del dominio OpenData dell'Anagrafe delle Biblioteche (per effettuare il comando wget del file biblioteche.zip) http://opendata.anagrafe.iccu.sbn.it/biblioteche.zip

  • Se il polo utilizza l'applicativo SBNWeb è necessaria l'apertura del firewall verso il DNS dell'applicativo

L'ambiente di base deve essere quindi in parte predisposto in fase di installazione dei prodotti di cui sopra per venire poi completato utilizzando la shell predisposizioneAmbiente.sh che fa parte del kit di installazione.

1.3 Configurazione di Apache

Apache può essere installato durante l'installazione del SO oppure successivamente con yum.

Le personalizzazioni sono minime.

Come utente root, all'interno del file: /etc/httpd/conf/httpd.conf

si consiglia, se non presente, di inserire la riga:

    ServerName 127.0.0.0:80

e nella directory /etc/httpd/conf.d

creare/modificare il file: proxy_ajp.conf

con il seguente contenuto:

    <VirtualHost *:80>
            ServerName nome_dns_del_server
            ErrorLog /var/log/httpd/opac2.error.log
            CustomLog /var/log/httpd/opac2.log combined
            ProxyPass /opac2 ajp://localhost:8009/opac2
    </VirtualHost>

1.4 Configurazione di PostgreSQL

PostgreSQL Server può essere installato durante l'installazione del SO oppure successivamente con yum.

Di seguito le personalizzazioni consigliate.

Come utente postgres, nel file: /var/lib/pgsql/data/postgresql.conf

modificare - o scommentare - le seguenti righe:

    listen\_addresses = '*'                # what IP address(es) to listen on;
    shared\_buffers = 128MB                # min 128kB
    log\_destination = 'stderr'            # Valid values are combinations of
    log\_directory = 'pg_log'              # directory where log files are written,
    log\_line\_prefix = '< %m >'           # special values:

Nel file: /var/lib/pgsql/data/pg_hba.conf

vanno inserite le informazioni necessarie ad abilitare uno o più indirizzi IP alla connessione col database server.

Nella sezione IPv4 local connections:

va commentata la riga:

    host    all             all             127.0.0.1/32            password

e inserite una o più righe con gli IP da abilitare alla connessione al db server, per es.

    host    all             all             192.168.20.0/24        password

Non dimenticare di inserire anche la riga

    host    all             all             127.0.0.1/32            md5

che è il metodo di autenticazione dell'applicativo.

Oltre al role postgres per la gestione di sistema del database, va creato anche un role applicativo per gestire le connessioni al database a partire dall'applicativo OPAC2.

Il nome scelto per il role applicativo (che per semplicità ipotizziamo sia opac) e la relativa password vanno impostati nel file di properties di OPAC2 ovvero opacDB.properties (vedi paragrafo 2.2).

1.5 Utenti operativi sul sistema

Devono esistere i seguenti utenti:

tomcat utente preposto all'utilizzo dell'applicazione e alla gestione di Solr;

postgres utente preposto alla gestione del database Postgres.

utente gruppo HOME-DIR Password alla creazione
tomcat tomcat /tomcat t9mc1t
postgres postgres /var/lib/pgsql p9stgr3s

2. Predisposizione dell'ambiente per OPAC2

2.1 Kit di installazione

Il kit di installazione pacchetto_installazione_{versione di rilascio}.zip comprende:

  • shell scripting predisposizioneAmbiente.sh (per la predisposizione di base dell'ambiente operativo a partire dal kit)
  • file opac2.war e file opacDB.properties (eseguibile e file di configurazione del front-end dell'applicativo OPAC2)
  • directory postgresConfig (contiene script SQL per la creazione e il popolamento del database Postgres opacDB su cui memorizzare dati e configurazioni di polo e biblioteche.

NB: nel pacchetto è presente il template 03_opac2_DBinsert_poloXXX.template.sql. Per completare la configurazione di un polo va predisposto, a partire dal template, ed eseguito uno script personalizzato per lo specifico polo da inizializzare.

  • directory solrConfig (contiene sottodirectory con i file di configurazione di Solr e shell per la creazione dei core)
  • directory SolrMarcSbnIndexer (contiene l'applicativo per l'indicizzazione degli scarichi UNIMARC e shell per la sua personalizzazione e per l'esecuzione delle indicizzazioni e del backup)
  • directory bibliotecheImporter (contiene eseguibili, shell e sottodirectory per la procedura batch di allineamento dei dati delle biblioteche memorizzati sul database Postgres)
  • directory immagini_loghi contenente il file immagine sbnweb.png (da utilizzare in assenza di un logo specifico del polo nelle pagine dell'applicativo) e il file immagine logo_libro.png (da utilizzare come logo di default per le biblioteche prive di un proprio logo)
  • Directory backup (contiene la shell pg_dump.sh per il backup del database Postgres. Cfr. paragrafo 4.3)

2.2 Predisposizione dell'ambiente

Loggarsi come utente tomcat.

Estrarre nella homedir di tomcat (/tomcat) il contenuto del file pacchetto_installazione_{versione di rilascio}.zip.

Verificare e impostare opportunamente i parametri presenti nel file opacDB.properties che configura l'accesso al database Postgres opacDB e in particolare:

  • DB_URL=jdbc:postgresql://localhost:5432/opacDB → localhost oppure IP della macchina su cui risiede il DB
  • DB_USER=opac → utenza per accedere al DB
  • DB_PASSWORD=opacadm → password per accedere al DB
  • DB_SCHEMA=public
  • OPAC_PATH_LOGHI=loghi → path dove sono presenti il logo del Polo e i loghi utilizzati per le singole biblioteche
  • DNS_MAIL=localhost → riferimento al mail server: localhost oppure IP della macchina su cui risiede il mail server
  • MITTENTE_MAIL=mail@mail-fittizia.it → mittente delle mail inviate da OPAC2
  • PORT_MAIL=25 → Porta su cui è attivo il servizio del mail server (*)
  • LOGIN_MAIL=true/false → default=false (*)
  • USERNAME_MAIL=username per login su mail server → default=vuoto (*)
  • PASSWORD_MAIL=password per login su mail server → default=vuoto (*)
  • ELEMENTI_464_{codice polo}=numero di elementi da visualizzare in "Comprende" nel dettaglio del documento (**)
  • PROXY_CONNECTION_URL=url oppure ip di un server proxy da usare per interrogare wikipedia (**)
  • PROXY_CONNECTION_PORT=porta di un proxy da usare per interrogare wikipedia (**)

(*) Parametri opzionali per l'invio delle mail
Possono esistere le seguenti combinazioni:

  • LOGIN_MAIL=false oppure non presente → il server di posta non necessita di credenziali di accesso e i parametri USERNAME_MAIL / PASSWORD_MAIL / PORT_MAIL possono essere vuoti o assenti;
  • LOGIN_MAIL=true → il server di posta necessita di credenziali di accesso impostate in USERNAME_MAIL e PASSWORD_MAIL;
  • PORT_MAIL → Se non impostato l'applicativo utilizza di default la porta 25. Viene preso in considerazione solo se LOGIN_MAIL=true.

(**) Parametro opzionale.

  • ELEMENTI_464_{codice polo} → Se non valorizzato il default è 12
  • PROXY_CONNECTION_URL → Se non valorizzato non viene usato alcun proxy
  • PROXY_CONNECTION_PORT → Se non valorizzato non viene usato alcun proxy

Attenzione

Se è necessario usare un proxy per uscire sul web va impostata la seguente riga nel file catalina.sh nella cartella bin di tomcat server sostituendo i valori richiesti.

    JAVA_OPTS="$JAVA_OPTS -Dhttp.proxyHost={ip_url del proxy} -Dhttp.proxyPort={la porta del proxy} -Dhttp.nonProxyHosts='localhost|{se necessario l'ip della macchina SBNWeb associata al polo}' -Djava.net.useSystemProxies=true"

Portarsi quindi sotto la directory pacchetto_installazione ed eseguire la shell

    ./predisposizioneAmbiente.sh

che serve a configurare Solr, SolrMarc e la procedura di importazione delle biblioteche.

Prima di lanciare la shell verificare - ed eventualmente modificare - i parametri apache e solr che corrispondono ai path delle directory di installazione rispettivamente di Apache e Solr.

La shell chiederà di:

  • Digitare il codice del polo in maiuscolo (default XXX)
  • Indicare l'indirizzo IP del server su cui è installato Solr (default localhost)
  • Indicare il numero di porta dell'istanza di Solr (default 8983)
  • Confermare l'installazione in base ai parametri digitati

Avuta conferma la shell provvede a:

  • copiare procedure e shell per il batch di importazione delle biblioteche (in /tomcat/bibliotecheImporter)
  • copiare procedure e shell per l'applicativo di indicizzazione SolrMarc (in /tomcat/SolrMarcSbnIndexer)
  • copiare il file di properties di OPAC2 opacDB.properties in /tomcat e il file opac2.war in /tomcat/apache/webapps
  • copiare le shell per la creazione dei core (in /tomcat/solr/bin) e le cartelle di configurazione di Solr opac_polo_configs* (in /tomcat/solr/server/solr/configsets)
  • creare i file di configurazione del polo per SolrMarc (opacsbn_config.*.properties) a partire dai template di configurazione impostando codice polo, IP e porta di Solr con quelli indicati durante l'esecuzione della shell
  • creare le directory per le immagini e/o i loghi di polo e biblioteche copiandoci i file sbnweb.png e logo_libro.png (loghi di default rispettivamente per il polo e per le biblioteche).

NB: Per personalizzare il logo del polo che compare nelle pagine dell'applicativo occorre creare, a partire da sbnweb.png, un file immagine con il nome logo_polo_scritta_{POLO}.png da salvare nella directory dei loghi del polo. La personalizzazione del logo di una biblioteca può invece essere fatta in un momento successivo utilizzando le funzioni di amministrazione.

  • far partire Solr sulla porta indicata
  • creare il core Solr per i documenti (biblio_{POLO}) e per l'authority degli autori (authority_{POLO})

3. Creazione del database Postgres opacDB

Il nome scelto per il database Postgres di gestione dell'OPAC2 è opacDB.

Loggarsi come utente postgres.

I file di log delle procedure da eseguire verranno creati, a meno di diversa indicazione, nella home-dir dell'utente (nel caso della macchina di sviluppo /var/lib/pgsql).

I file sql si trovano nel kit di installazione sotto la directory postgresConfig quindi in questa fase di predisposizione del database sono disponibili nella posizione:

/tomcat/pacchetto_installazione/postgresConfig

ma possono essere copiati in una diversa directory di lavoro, che qui per comodità ipotizziamo coincida con la homedir di postgres. Copiamo quindi i file sql da eseguire nella homedir di postgres.

Questa la sequenza di esecuzione degli sql:

  1. Creare il data base: file '01_opac2_DBcreate.sql'

lanciare il seguente comando

    psql -L creaDB.log -f ./01_opac2_DBcreate.sql

e verificare nel file creaDB.log che il database opacDB sia stato correttamente istanziato.

  1. Generare le strutture dati: file '02_opac2_DBstruct.sql'

lanciare il seguente comando

    psql -d opacDB -L creaDBStrutture.log -f ./02_opac2_DBstruct.sql

e verificare nel file creaDBStrutture.log che le strutture dati siano state correttamente istanziate.

  1. Caricare nel DB i dati di inizializzazione:

creare uno script personalizzato per il polo che deve essere inizializzato a partire dal template '03_opac2_DBinsert_poloXXX.template.sql'.

L'attività è finalizzata al caricamento nel DB dei dati e delle configurazioni di base del polo, delle biblioteche del polo, dei dati relativi a categorie di fruizione e materiale inventariale e dei dati dell'utente gestore di amministrazione.

Possono anche essere indicate - in base alle specifiche caratteristiche del polo - ulteriori configurazioni che consentono di personalizzare/controllare il comportamento dell'applicativo tra cui la definizione degli applicativi dei servizi attivabili con la relativa url di attivazione (si propone per default SBNWeb) e le credenziali per l'esecuzione delle ricerche anche su MediaLibraryOnLine (se il polo è associato al servizio).

Per ciascun polo occorre quindi creare uno script con i dati reali del polo da caricare.

Ad esempio: per il polo ABC si creerà lo script '03_opac2_DBinsert_poloABC.sql'.

lanciare quindi il seguente comando

    psql -d opacDB -L iniDB\_ABC.log –f ./03_opac2_DBinsert_poloABC.sql

e verificare nel file iniDB_ABC.log che le tabelle siano state correttamente inizializzate.

  1. Definire nel DB le funzioni allineaFruizione e allineaMaterialeInv per la gestione di categorie di fruizione e materiale inventariale: file '04_opac2_DBfunction.sql'

lanciare il seguente comando

    psql -d opacDB -L functionDB.log –f ./04_opac2_DBfunction.sql

e verificare nel file functionDB.log che i dati siano stati caricati correttamente.

Le funzioni di cui sopra consentiranno di confrontare – e se necessario aggiornare – le tabelle cat_fruizione950 (categorie di fruizione) e materialeInventariale (materiale inventariale) del database Postgres opacDB a partire dai file testuali "CategorieDiFruizione_{POLO}.txt" e "MaterialeInventariale_$POLO.txt" che contengono la decodifica dei codici utilizzati nelle etichette 950 dei record UNIMARC per definire rispettivamente la categoria di fruizione (sottocampo $f) e il materiale inventariale (sottocampo $e[18-19]).

I file testuali di input devono avere i record nel formato "codice|decodifica|" (con i campi separati da | (pipe)) e devono trovarsi nella directory dei file da indicizzare su Solr.

Le funzioni possono essere attivate eseguendo la shell seguente (presente nella directory di indicizzazione SolrMarcSbnIndexer)

    ./allineaCodici_opac2.sh {POLO} 

se si vogliono differenziare i log in base al numero dello scarico UNIMARC contenente i file accessori utilizzati eseguire

	./allineaCodici_opac2.sh {POLO} {numeroScarico}
  1. Definire e popolare la tabella delle Classificazioni Dewey per la gestione del Navigatore Dewey: file '05_carica_tabella_classificazioni.sql'

lanciare il seguente comando

    psql -d opacDB -L caricaClassi.log –f 05_carica_tabella_classicazioni.sql

e verificare nel file caricaClassi.log che i dati siano stati caricati correttamente.

A questo punto il database di gestione opacDB può considerarsi inizializzato.

NB: verificare nel file di configurazione di Postgres pg_hba.conf la modalità di autenticazione utilizzata per local. Eventualmente modificarla in local all all trust

4. Caricamento dei core di Solr

Una volta completata la configurazione dell'ambiente e l'inizializzazione del database Postgres occorre caricare i core definiti su Solr.

L'input per il caricamento di un core è uno scarico dei dati in formato UNIMARC.

Per il core biblio_{POLO} occorre uno scarico UNIMARC dei documenti (con esclusione delle collane che non sono gestite in OPAC2). Per il core authority_{POLO} occorre invece uno scarico UNIMARC dell'authority degli autori.

Sulla macchina di OPAC2 posizionarsi su /tomcat/SolrMarcSbnIndexer

Per il caricamento dei documenti

  • copiare nella cartella files/{POLO} il file UNIMARC che deve essere utilizzato per il caricamento del core.
  • Eseguire caricaOPAC2.sh (e seguire le indicazioni della shell) per caricare i dati nel core biblio_{POLO}.

Ad es.:

    nohup sh caricaOPAC2.sh POLO 8983 POLO_totale.mrc NO &
  • Controllare esito in logs/caricaOPAC_{POLO}_{AAAAMMGG}.log

Per il caricamento dell'authority degli Autori

  • copiare nella cartella files/{POLO} il file UNIMARC che deve essere utilizzato per il caricamento del core

  • Eseguire caricaAUTH.sh (e seguire le indicazioni della shell) per caricare i dati nel core authority_{POLO}.

Ad es.

    nohup sh caricaAUTH.sh POLO 8983 AUbase_POLO.mrc NO NODATA &
  • Controllare esito in logs/caricaAUTH_{POLO}_{AAAAMMGG}.log

In testa alle shell di caricamento ci sono le descrizioni dei parametri con cui lanciarle:

  • codice POLO
  • porta di Solr
  • nome del file UNIMARC
  • cancellazione dei dati del core SI/NO
  • Indicatore di non aggiornamento della data di scarico (parametro non obbligatorio, se presente deve essere uguale a NODATA e in quel caso la procedura aggiorna il numero di occorrenze caricate ma non aggiorna la data di caricamento dell'OPAC sul DB Postgres. Le suddette informazioni sono visualizzate nella pagina Info dell'appicativo OPAC2).

Entrambe le shell a fine caricamento effettuano la chiamata alla shell di salvataggio backupDataSolr.sh che crea a partire dal core appena caricato un file compresso .tar memorizzato nella posizione indicata dal parametro "DIR" da impostare opportunamente nella shell di salvataggio.

La periodicità dell'aggiornamento dei core è definita esclusivamente dal cliente (gestore del Polo). Quello aggiornato con maggiore frequenza è il core dei documenti, mentre il core di authority, quando presente, ha una variabilità inferiore.

5. Importazione dei dati delle biblioteche

Per acquisire i dati di dettaglio delle biblioteche del polo occorre lanciare la procedura di importazione dei dati dall'Anagrafe delle Biblioteche Italiane.

Sulla macchina OPAC posizionarsi su /tomcat/bibliotecheImporter e lanciare la shell presente aggiungendo come parametro il codice del polo:

    ./bibliotecheImporter.sh {POLO}

Viene effettuato il wget del file biblioteche.zip dalla pagina degli OpenData dell'Anagrafe delle Biblioteche e il file viene poi elaborato per caricare i dati nelle tabelle biblio_dettagli e biblio_contatti del database Postgres opacDB.

Gli aggiornamenti vengono effettuati soltanto per le biblioteche del polo che siano già state definite nella tabella biblio (vedi paragrafo 3 punto 3).

L'esito dell'elaborazione – da effettuare per rilevare eventuali aggiornamenti nei dati di dettaglio – è verificabile in logs/bibliotecheImporter_{AAAAMMGG}.log

6. Definizione e impostazione delle politiche di backup

Nell'ambito delle politiche di backup del server occorre definire tre aspetti: l'oggetto del backup, la storicizzazione delle informazioni (ossia per quanto tempo mantenerle), la schedulazione dei backup.

In generale, in mancanza di specifiche esigenze al riguardo, lo standard è quello di effettuare un backup giornaliero con ciclo massimo di un mese; in altre parole si sceglie di mantenere le informazioni salvate per il tempo massimo di un mese.

Solitamente i file di output prodotti dalle procedure riportano nel nome il giorno in cui vengono scritti e pertanto, al termine del ciclo, il file più vecchio viene sovrascritto. Nella maggioranza dei casi si può omettere il backup nei giorni di sabato e domenica.

La schedulazione dell'esecuzione dei backup viene effettuata attraverso la crontab di sistema, nella quale vengono stabiliti i giorni e l'ora di esecuzione di ogni singola shell.

Sono oggetto di backup:

  • l'ambiente operativo che comprende anche la base dati di Solr
  • la base dati di Postgres (e cioè il DB di gestione opacDB)

6.1 Il backup dell'ambiente

Si consiglia di effettuare con la periodicità sopra indicata il backup su supporto esterno (disco esterno o nastro) dell'intero file system /tomcat e dei principali file system di sistema operativo.

All'interno della directory /tomcat è presente anche la directory DUMP_DB dove viene salvato giornalmente il DB Postgres (cfr. paragrafo successivo).

6.2 Il backup della base dati Postgres

La shell preposta al backup della base dati Postgres si trova in /home/SCRIPTS ed è la pg_dump.sh che sfrutta una utility di PostgreSQL, chiamata appunto pgdump, per effettuare un backup logico del database indicato nella relativa istruzione.

L'output dell'operazione viene posto in /tomcat/DUMP_DB con la seguente nomenclatura:

    <nomehost>.<giorno>.<nomedb>.bzdump

Ad es.: storagesrv.Thu.opacDB.bzdump

La shell provvede anche ad effettuare il test sull'esito positivo del backup mediante un'altra utility chiamata md5sum. Questa utility legge il file di output prodotto dalla pgdump e, se il backup è andato a buon fine, produce un output in /tomcat/DUMP_DB la cui nomenclatura è stata stabilita come segue:

    <nomehost>.<giorno>.<nomedb>.bzdump.md5

In pratica, l'esistenza di quest'ultimo file indica il buon esito del backup per quel giorno.

Per maggior chiarezza la procedura riporta l'esito del backup nel file di log sotto la directory /backup/logs

    bckdb.-<giorno>.log

6.3 Le shell di backup

La predisposizione dell'ambiente operativo si conclude quindi con la messa in linea delle shell di backup.

Occorre copiare dalla directory backup del kit di installazione la shell pg_dump.sh nella directory /home/SCRIPTS assicurandosi che i proprietari della shell siano root:root e verificando i permessi di esecuzione.

L'ultimo passo è la configurazione adeguata della crontab di sistema (cioè di root) per la schedulazione dei backup.